Pelle al sole: come prepararla e proteggerla al meglio

L’estate è sinonimo di sole, spiaggia e abbronzatura, ma perché la tua pelle sia davvero pronta senza rischiare danni, serve una preparazione attenta e una protezione costante. Il sole, infatti, non regala solo un colorito ambrato, ma può causare scottature, invecchiamento precoce e, nei casi più gravi, aumentare il rischio di problemi cutanei. Ecco perché è fondamentale conoscere tutti i passaggi per prendersi cura della pelle prima, durante e dopo l’esposizione al sole. Ecco gli step essenziali.

1. Preparare la pelle 

Prima ancora di esporsi al sole, la pelle ha bisogno di essere nutrita e idratata a fondo. Inizia con una buona esfoliazione, che elimina le cellule morte e permette alla pelle di respirare meglio, garantendo un’abbronzatura più uniforme e duratura. Scegli uno scrub delicato, magari a base di ingredienti naturali come zucchero di canna o caffè, e applicalo con movimenti circolari, concentrandoti sulle zone più ruvide come gomiti e ginocchia.

Dopo l’esfoliazione, è il momento di idratare. Una pelle ben idratata resiste meglio al sole e si abbronza in modo più omogeneo. Opta per creme ricche di burro di karité, olio di mandorle dolci o acido ialuronico, che aiutano a mantenere l’elasticità cutanea. Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale: carote, pomodori, frutti rossi e pesce azzurro sono ricchi di antiossidanti e omega-3, che rafforzano la barriera naturale della pelle e la proteggono dall’interno.

2. Protezione solare

Una volta che la pelle è pronta, arriva il momento di scegliere la protezione solare adatta. Il fattore di protezione (SPF) deve essere selezionato in base al fototipo: chi ha la pelle molto chiara dovrà preferire un SPF 50+, mentre chi ha una carnagione più scura può optare per un 30, senza mai scendere sotto questa soglia. La crema solare va applicata almeno 20 minuti prima dell’esposizione, in modo che la pelle possa assorbirla bene, e riapplicata ogni due ore, soprattutto dopo il bagno o una sudata abbondante.

Molti commettono l’errore di usare troppo poco prodotto: la quantità giusta è pari a un bicchierino da caffè per tutto il corpo e non dimenticare le zone spesso trascurate come orecchie, dita dei piedi e labbra, che possono scottarsi facilmente. Se hai la pelle sensibile o soggetta a macchie, cerca solari con filtri minerali e formule non comedogeniche, che evitano irritazioni e imperfezioni.

3. Regole durante l’esposizione

Stare al sole senza precauzioni può trasformarsi in un’esperienza dannosa. Evita le ore centrali della giornata, tra le 11 e le 16, quando i raggi UV sono più intensi. Cerca sempre l’ombra di un ombrellone o di un cappello a tesa larga, che protegge anche il viso e il décolleté, zone particolarmente delicate.

Se vuoi un’abbronzatura duratura, inizia con sessioni brevi, aumentando progressivamente il tempo di esposizione. La pelle ha bisogno di abituarsi al sole, e forzarla può portare a scottature e desquamazione. Se noti arrossamenti, interrompi subito l’esposizione e applica un doposole lenitivo a base di aloe vera o calendula, che calma l’infiammazione e ripristina l’idratazione.

4. Cure e mantenimento post esposizione

La pelle, dopo una giornata al sole, è disidratata e stressata, e ha bisogno di essere trattata con prodotti specifici. Il doposole è un must: rinfresca, idrata e fissa l’abbronzatura, grazie a ingredienti come pantenolo e vitamina E. Applica una generosa dose su tutto il corpo, insistendo sulle zone più esposte.

Continua a bere molta acqua per mantenere la pelle elastica e favorire l’eliminazione delle tossine e integra nella tua routine serale una crema viso nutriente, magari arricchita con acido ialuronico o peptidi, che contrastano la perdita di tono causata dal sole. Se vuoi prolungare l’abbronzatura, puoi usare un autoabbronzante leggero, ma evita di esporti nuovamente al sole senza protezione.

Insomma, prendere il sole può essere un piacere, a patto di farlo con intelligenza. Ricorda: il sole invecchia la pelle più di qualsiasi altro fattore esterno, quindi proteggersi non è un optional ma un gesto di cura imprescindibile.