Il nostro blog
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Quando si parla di digiuno intermittente, non si sta parlando di “dieta” nel senso stretto della parola bensì di un “regime alimentare”.
Infatti, questo protocollo alimentare prevede di seguire un intervallo di tempo in cui si mangia alternandolo con un altro di digiuno. Questo approccio può variare per quanto concerne la durata delle due fasi e negli anni sono state avanzate molte proposte.
Il digiuno intermittente è una forma di restrizione che consiste nel limitare i pasti solamente in una finestra di 8 ore, a cui seguono 16 ore di fila senza cibo. Tra i benefici di un simile regime alimentare vanno citati:
- Rapida perdita di peso
- Maggiore concentrazione
- Prevenzione delle malattie cardiovascolari
Tra i benefici di questa dieta emergono:
- Rallentamento dell’invecchiamento e delle patologie legate all’età (cancro, malattie cardiache e diabete)
- Perdita di peso e di massa grassa
Alla base degli effetti benefici ci sarebbe il cosiddetto switch metabolico: normalmente, dopo i pasti, il glucosio viene utilizzato per produrre energia, mentre il grasso viene immagazzinato nel tessuto adiposo sotto forma di trigliceridi.
Durante la finestra temporale di digiuno, invece, i trigliceridi vengono scomposti in acidi grassi e glicerolo, utilizzati per produrre energia. Gli acidi grassi vengono convertiti dal fegato in corpi chetonici, una fonte di energia importante durante il digiuno, soprattutto per il cervello.
Durante il digiuno intermittente, quindi, il corpo alterna due fonti di energia: il glucosio e i chetoni. Questa alternanza d’uso dei combustibili energetici stimola delle risposte cellulari adattive in grado di:
- Migliorare la regolazione dei livelli ematici di glucosio
- Ridurre l’infiammazione e aumentare la protezione dallo stress ossidativo (legato alle malattie associate all’invecchiamento).
Ovviamente, tutto ciò deve anche associarsi al fatto che nelle 8 ore di alimentazione, si segua uno stile di vita nutrizionale sano senza eccessi!